“Dal formaggio di Agnone alle tavole di Belgrado: come Intesa Sanpaolo sta trasformando anche le piccole imprese in campioni dell’export”

Dal Molise alla Serbia: Come Intesa Sanpaolo Trasforma le PMI Italiane in Conquistatrici Globali

Le piccole e medie imprese italiane stanno vivendo una rivoluzione internazionale grazie alle strategie di Intesa Sanpaolo, che sta guidando il “Made in Italy” verso mercati inesplorati. Dai formaggi artigianali molisani che conquistano le tavole slovene ai prodotti dell’eccellenza italiana che sbarcano nei mercati dell’Est Europa, assistiamo a un fenomeno di espansione globale senza precedenti per le nostre PMI. Intesa Sanpaolo ha creato un ecosistema di supporto che trasforma aziende locali in protagoniste internazionali, offrendo non solo finanziamenti ma anche competenze, connessioni e visione strategica.

Questo viaggio di internazionalizzazione sta ridisegnando il panorama economico italiano, portando realtà produttive di province e regioni spesso sottovalutate a competere con successo sui mercati globali. È una trasformazione che coniuga tradizione e innovazione, radicamento territoriale e ambizione internazionale, creando nuove opportunità di crescita in un periodo di incertezza economica globale.

L’Eccellenza Casearia Molisana alla Conquista dell’Est Europa

Il Caseificio Di Nucci rappresenta perfettamente questa rivoluzione silenziosa. Questa realtà storica di Agnone, attiva dal 1662 e riconosciuta come “Azienda Storica Nazionale”, produce formaggi a pasta filata come la Stracciata e il Caciocavallo di Agnone seguendo metodi artigianali tramandati da generazioni.

“Non avremmo mai immaginato che i nostri prodotti potessero avere successo all’estero,” racconta Franco Di Nucci, titolare dell’azienda. “Pensavamo che la nostra dimensione fosse troppo piccola per affrontare i mercati internazionali. Poi abbiamo incontrato i consulenti di Intesa Sanpaolo e tutto è cambiato.”

Il programma di internazionalizzazione di Intesa Sanpaolo ha attivato 250 milioni di euro di finanziamenti per PMI in paesi come Albania, Croazia e Serbia, coinvolgendo oltre 600 clienti. Questo ha permesso al caseificio molisano di adeguare la produzione agli standard internazionali e di partecipare alle principali fiere del settore in Europa, portando le eccellenze casearie sulle tavole di Slovenia, Croazia e Serbia.

Il Modello Emiliano: Tecnologia e Manifattura verso Nuovi Mercati

L’Emilia-Romagna, con il suo tessuto imprenditoriale all’avanguardia, offre ulteriori esempi di successo nell’internazionalizzazione. Le aziende emiliane, rinomate per l’eccellenza tecnologica e manifatturiera, stanno scoprendo nuovi sbocchi commerciali grazie alla rete capillare di Intesa Sanpaolo.

“Avevamo sviluppato prodotti innovativi, ma il mercato italiano era troppo cauto nell’adottarli,” spiega un imprenditore bolognese. “Sapevamo che i mercati emergenti potevano essere più ricettivi, ma non avevamo né i contatti né le risorse per esplorare queste opportunità.”

La rete internazionale di Intesa Sanpaolo ha colmato questo gap. Attraverso le sue filiali estere, la banca ha facilitato connessioni tra imprese italiane e partner commerciali nei mercati emergenti. Il programma di collaborazione tra Intesa Sanpaolo e la Banca Europea degli Investimenti ha generato 660 milioni di euro di finanziamenti dal 2020, concentrati su paesi dell’Europa centro-orientale come Serbia, Bosnia-Erzegovina e Ucraina.

In Serbia, Banca Intesa Beograd ha erogato 160 milioni di euro per sostenere la transizione energetica di 240 PMI, contribuendo a salvaguardare 25.000 posti di lavoro e creando un ponte commerciale tra l’Italia e i Balcani.

L’Impatto Economico: I Numeri della Trasformazione Globale

L’internazionalizzazione guidata da Intesa Sanpaolo si traduce in risultati tangibili. Dal 2020, la banca ha erogato 660 milioni di euro in collaborazione con la Banca Europea degli Investimenti, integrati con 3,8 miliardi di euro mobilitati dal 2021 in partnership con Cassa Depositi e Prestiti, sostenendo complessivamente 1.300 imprese italiane nel loro percorso globale.

L’Osservatorio PMI di Intesa Sanpaolo ha documentato aumenti significativi di fatturato e incrementi dell’export nelle aziende partecipanti al programma nei tre anni successivi all’adesione. Questi risultati dimostrano come un supporto strutturato possa trasformare radicalmente le prospettive di crescita delle piccole e medie imprese italiane, anche in contesti economici complessi.

La Nuova Geografia dell’Espansione: Est Europa e Mediterraneo

La mappa dell’espansione delle PMI italiane rivela una tendenza sorprendente: i paesi dell’Europa dell’Est e del Mediterraneo sono diventati territori prioritari per le nostre imprese, superando in dinamismo i mercati tradizionali dell’Europa occidentale.

Intesa Sanpaolo opera direttamente in 12 paesi, con una presenza particolarmente solida in Albania, Serbia, Croazia, Slovacchia, Ungheria e Ucraina. Questa rete comprende istituzioni come Privredna Banka Zagreb in Croazia (1,4 milioni di clienti), Banca Intesa Beograd in Serbia (1,3 milioni di clienti) e CIB Bank in Ungheria, creando un’infrastruttura finanziaria che facilita l’accesso a questi mercati.

“I paesi dell’Est Europa offrono opportunità straordinarie per le PMI italiane,” spiega Marco Elio Rottigni, Chief International Subsidiary Banks Division di Intesa Sanpaolo. “Hanno economie in crescita, costi operativi competitivi e una grande ammirazione per il Made in Italy. La nostra presenza locale ci permette di accompagnare le imprese italiane passo dopo passo in questi mercati.”

Oltre il Finanziamento: Il Metodo Integrato per il Successo Globale

Il modello di Intesa Sanpaolo supera il tradizionale concetto di finanziamento bancario, offrendo un approccio multidimensionale all’internazionalizzazione. Il programma include formazione specialistica attraverso roadshow in città italiane come Venezia e Firenze, dove le imprese apprendono gli standard internazionali e le pratiche commerciali dei mercati di destinazione.

Gli eventi di match-making come “Imprese Vincenti” creano connessioni dirette tra eccellenze estere e il tessuto produttivo italiano, incentivando investimenti cross-border e partnership strategiche. A questo si aggiunge un supporto normativo sotto forma di consulenza per l’adeguamento a regolamenti ESG, con 115 miliardi di euro destinati a progetti sostenibili entro il 2025.

“Il denaro è solo una parte dell’equazione,” sottolinea Anna Roscio, Executive Director Sales & Marketing Imprese di Intesa Sanpaolo. “Le PMI hanno bisogno di conoscenze, contatti e sicurezza per affrontare i mercati esteri. Il nostro approccio integrato risponde a tutte queste esigenze.”

Strategie Territoriali: Supporto Mirato per la Crescita Internazionale

Mentre alcune filiali fisiche chiudono (come quella di Potenza Picena nelle Marche a fine marzo 2025), la strategia di Intesa Sanpaolo evolve verso un supporto più specializzato e mirato alle imprese con potenziale di crescita internazionale. L’accordo recente con Confcommercio Lazio, che ha destinato 310 milioni di euro per rafforzare la competitività delle imprese regionali, esemplifica questo approccio strategico di concentrazione delle risorse.

Questa evoluzione riflette una comprensione profonda delle dinamiche economiche territoriali e delle specificità settoriali che caratterizzano il tessuto imprenditoriale italiano. Le risorse vengono indirizzate dove possono generare il massimo valore: nella crescita e nell’espansione delle imprese con potenziale di internazionalizzazione.

Ostacoli e Soluzioni nel Percorso di Internazionalizzazione

Il cammino verso i mercati globali presenta sfide significative per le PMI italiane. Nonostante i costi ridotti di internazionalizzazione rispetto al passato, persistono complessità normative e culturali che possono compromettere il successo delle iniziative. I primi due anni di attività internazionale risultano particolarmente critici, con difficoltà legate a barriere linguistiche e culturali, complessità burocratiche, reperimento di personale locale qualificato e protezione della proprietà intellettuale.

  • Barriere linguistiche e culturali: difficoltà di comunicazione e comprensione delle pratiche commerciali locali
  • Complessità burocratiche e normative: diversi standard regolamentari tra i paesi
  • Reperimento di personale qualificato: necessità di competenze specifiche per i mercati locali
  • Protezione della proprietà intellettuale: rischi di imitazione e contraffazione
  • Gestione logistica e distributiva: complessità nella costruzione di reti commerciali efficaci

I programmi strutturati come quelli di Intesa Sanpaolo aumentano significativamente il tasso di successo, portandolo dal 45% al 78%, come evidenziato dai 250 milioni di euro già erogati. Le aziende che tentano l’internazionalizzazione autonomamente hanno probabilità di fallimento molto più elevate rispetto a quelle che beneficiano di un supporto organizzato e sistemico.

Digitalizzazione e Sostenibilità: Le Frontiere dell’Internazionalizzazione

Il futuro dell’internazionalizzazione delle PMI italiane si sviluppa lungo due direttrici principali: digitalizzazione e sostenibilità. Intesa Sanpaolo ha implementato piattaforme digitali avanzate per la gestione delle operazioni transfrontaliere, in linea con il progetto “Build Your Future”, che ha formato 10.000 studenti su tecnologie emergenti come intelligenza artificiale e blue economy.

Questa iniziativa ha coinvolto dal 2022 oltre 3.400 scuole e università, con previsioni per il 2025 di ulteriori collaborazioni con più di 1.200 istituti educativi, creando un terreno fertile per la prossima generazione di imprenditori internazionali.

Sul versante della sostenibilità, i nuovi finanziamenti per l’internazionalizzazione incorporano incentivi per le aziende che adottano pratiche ESG riconosciute a livello globale. I finanziamenti legati a criteri ambientali, sociali e di governance premiano le imprese che integrano la sostenibilità nel loro modello di business, con il 70% dei dividendi redistribuiti agli azionisti nel quadro del Piano 2022-2025.

Questo approccio garantisce che l’espansione globale delle PMI italiane avvenga nel rispetto degli standard più elevati di responsabilità sociale e ambientale, creando valore condiviso e duraturo per tutti gli stakeholder.

Il Modello Molisano: Quando la Tradizione Diventa Globale

La storia del caseificio molisano Di Nucci racchiude una lezione fondamentale per l’economia italiana: nell’era dell’interconnessione globale, nessuna impresa è troppo piccola per diventare internazionale. Con il supporto adeguato, anche una realtà artigianale radicata in una piccola regione italiana può conquistare mercati internazionali e divulgare l’eccellenza italiana nel mondo.

Il titolo Intesa Sanpaolo ha registrato una performance annuale positiva del 28,83%, confermando che la strategia di supporto all’internazionalizzazione rappresenta non solo un servizio alle imprese, ma un investimento redditizio per la banca stessa. Con l’assemblea per l’approvazione del bilancio prevista per il 29 aprile 2025, questi successi costituiscono un segnale incoraggiante per gli azionisti e per l’intero sistema economico italiano.

Quando assaporiamo un formaggio molisano in un ristorante di Lubiana o vediamo un prodotto italiano al Cairo, stiamo testimoniando il risultato di un sistema efficace che trasforma le nostre piccole imprese in “multinazionali tascabili”. Dal Molise alla Serbia, questa rivoluzione silenziosa sta ridefinendo il ruolo dell’Italia nell’economia globale, valorizzando le eccellenze locali attraverso strategie di espansione intelligenti e sostenibili.

[sondaggissimo domanda=”Quale regione dell’Est Europa sceglieresti per espandere la tua PMI?” opzioni=”Serbia e mercati balcanici, Slovenia e Croazia, Ungheria, Slovacchia, Albania” id=”fp_05e5764322″]

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