Non pagare quella multa per eccesso di velocità ti spetta per legge: il trucco che in pochi conoscono

Multa per eccesso di velocità: ecco quando puoi davvero contestarla (e quando hai torto marcio)

Immagina di ricevere una multa per eccesso di velocità e di essere subito tentato di fare ricorso. Prima di prendere decisioni impulsive, vediamo insieme quando hai veramente ragione e quando è il caso di preparare il portafoglio. La questione delle multe per eccesso di velocità in Italia è complessa, ma con un po’ di chiarezza sulle regole e sui meccanismi del Codice della Strada, è possibile orientarsi meglio.

Il margine di tolleranza: quel piccolo “regalo” che può salvarti il portafoglio

La legge italiana cerca di essere equa anche quando si parla di multe. L’articolo 142 del Codice della Strada prevede infatti un margine di tolleranza nell’accertamento delle infrazioni di velocità. Questo margine non è una cortesia, bensì una necessità dovuta ai potenziali errori dei dispositivi di misurazione.

Come funziona esattamente questo margine?

Il margine di tolleranza stabilito dal DM 282/2017 è il seguente:

  • 5% della velocità rilevata, con un minimo di 5 km/h, per misurazioni effettuate con dispositivi fissi
  • 10% della velocità rilevata, con un minimo di 10 km/h, per misurazioni effettuate con dispositivi mobili

Questi margini hanno un ruolo cruciale e possono fare la differenza tra una multa da pagare e un ricorso fondato.

Ecco come applicare il margine (senza bisogno di una laurea in matematica)

Facciamo un esempio pratico: stai guidando in città dove il limite è di 50 km/h e l’autovelox fisso ti ha registrato a 58 km/h. Applicando il 5% di tolleranza, che corrisponde a 2,9 km/h, la velocità effettiva che ti possono contestare è di 55,1 km/h. In questo caso, avresti diritto a contestare la multa.

Quando invece hai torto marcio

Un altro scenario: l’autovelox ti registra a 65 km/h nella stessa zona con limite di 50 km/h. Anche applicando la tolleranza del 5%, pari a 3,25 km/h, resti sopra il limite massimo. Qui non c’è margine di discussione: la multa è giustificata e dovrai pagare.

Gli errori più comuni che ti faranno perdere il ricorso

Non tutti i ricorsi finiscono con un successo. Esistono errori frequenti che gli automobilisti compiono e che potrebbero costargli il rigetto del ricorso. La giurisprudenza della Cassazione ha chiarito che:

  • Andare “leggermente” oltre il limite non è di per sé un motivo valido per contestare la sanzione.
  • L’autovelox non deve essere necessariamente visibile da molto lontano.
  • Non è obbligatoria la presenza fisica di una pattuglia sul luogo del rilevamento per tutti i tipi di apparecchiature.

I tuoi diritti (che forse non conoscevi)

Non tutto è perduto. Esistono diritti specifici previsti dalla normativa, spesso non conosciuti, che possono giocare a tuo favore:

  • Puoi richiedere la verifica della taratura periodica dell’apparecchio utilizzato, come stabilito dal DM 282/2017.
  • Hai il diritto di visionare la fotografia dell’infrazione, se disponibile.
  • Puoi conoscere il modello specifico del dispositivo usato per il rilevamento della velocità.

La verità scomoda che nessuno ti dice

Non tutti sanno che secondo l’articolo 201 del Codice della Strada, la notifica di una multa deve essere effettuata entro 90 giorni dall’accertamento dell’infrazione. Se ricevi la notifica oltre questo termine, hai motivo di presentare ricorso. Fai attenzione: il conto dei giorni parte dal momento dell’infrazione, non da quando scopri di essere andato oltre i limiti.

Come comportarsi quando arriva la multa

Di fronte a una multa, il miglior approccio è uno solo: controllare con attenzione e metodo. Ecco dei semplici passi da seguire:

  • Verifica la velocità riportata e applica il margine di tolleranza adeguato.
  • Controlla le date dell’infrazione e della notifica della multa.
  • Accertati che tutte le informazioni presenti nel verbale siano corrette.
  • Se emergono discrepanze, raccogli prove solide prima di procedere con il ricorso.

Ricorda che, spesso, la multa è corretta e pagare rappresenta l’unica opzione, sebbene non esattamente piacevole. I margini di tolleranza sono previsti per coprire possibili errori tecnici, non per “scontare” la velocità in eccesso. La sicurezza stradale non deve essere presa alla leggera e i limiti esistono per proteggere tutti gli utenti della strada.

La scelta più saggia è evitare di prendere multe. Una condotta prudente e rispettosa dei limiti è sempre la strada migliore da percorrere. Questo non è solo buon senso, ma anche il modo migliore per mantenere il proprio portafoglio al sicuro.

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