Contenitori in plastica che puzzano la soluzione definitiva arriva dalla scienza usa questo rimedio casalingo infallibile

I coperchi in plastica delle terrine: come eliminare gli odori persistenti

Aprire una terrina e percepire un odore che non appartiene al cibo appena inserito è un’esperienza fastidiosa ma comune in molte cucine. I coperchi in plastica utilizzati per la conservazione degli alimenti tendono ad assorbire e trattenere gli odori in modo ostinato, specialmente quando contengono cibi aromatici come cipolla, formaggio stagionato o sughi speziati, come confermato da uno studio pubblicato sul Journal of Food Science (2018).

Questi odori persistenti non solo rappresentano un fastidio quotidiano, ma possono compromettere la nostra esperienza di conservazione degli alimenti e talvolta influenzare persino il sapore dei cibi. Fortunatamente, esistono metodi semplici ed efficaci per eliminare definitivamente queste tracce olfattive indesiderate, sfruttando reazioni chimiche naturali, principi di assorbimento e evaporazione. Vediamo nel dettaglio perché i coperchi trattengono gli odori e quali strategie adottare per una soluzione duratura.

Perché la plastica trattiene gli odori: la scienza dei micropori

La plastica utilizzata per i contenitori alimentari è spesso realizzata in polipropilene o polietilene, materiali apprezzati per la loro leggerezza e resistenza. L’Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare (EFSA) ha riportato nel 2019 come questi materiali siano “ampiamente utilizzati per imballaggi alimentari grazie alle loro proprietà di leggerezza, resistenza e sicurezza per il contatto con gli alimenti”. Tuttavia, questi polimeri presentano una superficie microporosa, invisibile a occhio nudo ma sufficiente per trattenere molecole odorose.

Quando un cibo particolarmente aromatico viene conservato in una terrina con coperchio in plastica, le molecole volatili penetrano nei micropori e restano intrappolate, rilasciandosi poi gradualmente nel tempo. Questo avviene in modo più accentuato se il coperchio è esposto a temperature elevate (lavaggio con acqua calda, microonde), se sono stati conservati cibi grassi, che facilitano l’adesione delle molecole odorose, o se il contenitore è rimasto chiuso per lungo tempo senza ventilazione.

Poiché questi odori non si eliminano facilmente con un normale lavaggio, è necessario intervenire con tecniche specifiche che neutralizzino e rimuovano le particelle odorose intrappolate.

Il bicarbonato di sodio: il neutralizzatore naturale per eccellenza

Uno dei rimedi più efficaci per liberare i coperchi dagli odori persistenti è l’uso del bicarbonato di sodio, un ingrediente ben noto per le sue proprietà assorbenti e deodoranti. Secondo uno studio pubblicato sul Journal of Chemical Education (2020), il bicarbonato di sodio “agisce come tampone, neutralizzando sia acidi che basi, contribuendo così all’eliminazione di molti odori”. Questa capacità di interagire con diversi tipi di molecole lo rende particolarmente versatile nella neutralizzazione delle sostanze responsabili dei cattivi odori.

Per una pulizia efficace con bicarbonato, occorre preparare una soluzione sciogliendo due cucchiai di bicarbonato per ogni litro d’acqua calda in una ciotola capiente. Immergere i coperchi e lasciarli in ammollo per almeno due ore (per odori più persistenti, è possibile prolungare il tempo di immersione fino a tutta la notte). Successivamente, spazzolare delicatamente usando una spazzola morbida o una spugna leggermente abrasiva per rimuovere eventuali particelle residue. Infine, risciacquare con abbondante acqua e asciugare bene prima di riporre i coperchi.

Per un effetto ancora più potente, si può creare una pasta densa con bicarbonato e poca acqua, da applicare direttamente sulla superficie interna del coperchio. Dopo 30 minuti di posa, basta risciacquare e asciugare per eliminare gli odori più tenaci.

Il potere purificante della luce solare contro gli odori

Un metodo spesso sottovalutato ma potenzialmente efficace è l’esposizione al sole. Una ricerca pubblicata su Environmental Science & Technology (2021) ha evidenziato che “l’esposizione alla luce solare può degradare alcuni composti organici volatili responsabili degli odori, ma l’efficacia varia significativamente a seconda della struttura molecolare”. Questo significa che mentre i raggi UV possono effettivamente aiutare nella degradazione di alcune molecole odorose, i risultati potrebbero variare in base al tipo specifico di odore da eliminare.

Per sfruttare l’azione del sole, dopo aver pulito i coperchi con bicarbonato, è consigliabile esporli direttamente alla luce solare per almeno 4-6 ore, posizionandoli su una superficie pulita e asciutta per permettere una ventilazione adeguata. È importante ruotarli di tanto in tanto per un’esposizione uniforme.

Questo trattamento può rivelarsi particolarmente utile per affrontare odori di cibi fermentati, aglio, cipolla e spezie intense. Inoltre, la luce solare ha proprietà antimicrobiche naturali che possono contribuire a ridurre la presenza di batteri, i quali potrebbero contribuire alla permanenza degli odori.

L’olio come barriera protettiva: mito o realtà?

È stata proposta l’idea che un sottile strato di olio d’oliva applicato all’interno del coperchio potrebbe creare una barriera protettiva impedendo alle molecole odorose di penetrare nei micropori della plastica. Tuttavia, è importante notare che questa affermazione non è supportata da evidenze scientifiche solide. Mentre l’olio può teoricamente creare una barriera temporanea, non esistono studi peer-reviewed che dimostrino la sua efficacia nel prevenire l’assorbimento di odori a lungo termine.

Per chi desiderasse comunque sperimentare questo approccio, è possibile procedere asciugando perfettamente i coperchi dopo la pulizia, versando qualche goccia di olio d’oliva (o di un altro olio alimentare neutro) su un panno morbido, stendendo un velo sottile sulla superficie interna del coperchio, senza esagerare per evitare residui oleosi evidenti. Dopo qualche minuto, si può mettere il coperchio sulla terrina e conservarlo normalmente.

È consigliabile considerare questo metodo come sperimentale e valutarne personalmente l’efficacia, tenendo presente che i risultati potrebbero variare considerevolmente.

Rimedi naturali alternativi per coperchi sempre profumati

Oltre ai metodi illustrati, esistono altre tecniche naturali ed efficaci per prevenire e rimuovere gli odori residui nei coperchi di plastica:

  • Aceto bianco: immergere i coperchi in una soluzione di acqua e aceto (1:1) per un’ora può aiutare a eliminare gli odori e svolgere un’azione antibatterica. Uno studio della Cornell University ha dimostrato che l’aceto ha proprietà antimicrobiche naturali che possono contribuire a ridurre non solo gli odori ma anche i batteri responsabili del loro sviluppo.
  • Limone: strofinare la superficie interna del coperchio con una fetta di limone prima del lavaggio aiuta a neutralizzare gli odori grazie all’acido citrico. Secondo ricerche condotte dall’Università di Messina, l’acido citrico presente negli agrumi è efficace nel decomporre alcune molecole odorose.
  • Fondi di caffè: lasciare un cucchiaino di fondi di caffè asciutti nel contenitore chiuso con il suo coperchio per una notte può assorbire gli odori indesiderati. Uno studio dell’Università di Tokyo ha evidenziato che i fondi di caffè contengono composti in grado di intrappolare molecole odorose grazie alla loro struttura porosa.
  • Carbone attivo: piccoli pezzi di carbone vegetale inseriti nel contenitore chiuso possono assorbire efficacemente gli odori più forti. Ricerche pubblicate sul Journal of Materials Chemistry hanno confermato che il carbone attivo possiede una struttura altamente porosa capace di intrappolare efficacemente diverse molecole odorose volatili.

Materiali alternativi per la conservazione senza odori

Un approccio preventivo al problema potrebbe essere la scelta di contenitori realizzati in materiali meno soggetti all’assorbimento di odori. La rivista Consumer Reports ha condotto test comparativi che suggeriscono come i contenitori in vetro, acciaio inossidabile o silicone alimentare presentino una minore tendenza a trattenere gli odori rispetto ai tradizionali contenitori in plastica.

Il vetro, in particolare, essendo un materiale non poroso, offre una superficie che non permette l’assorbimento delle molecole odorose. L’acciaio inossidabile, similmente, presenta una superficie compatta che limita considerevolmente la capacità di trattenere gli odori. Il silicone alimentare, pur essendo un materiale polimerico come la plastica, ha dimostrato proprietà superiori in termini di resistenza all’assorbimento di odori.

Sebbene questi materiali possano rappresentare un investimento iniziale maggiore rispetto ai contenitori in plastica, la loro durabilità e la minore problematica legata agli odori potrebbero renderli più convenienti nel lungo periodo, oltre a rappresentare una scelta più sostenibile per l’ambiente.

Prevenzione e manutenzione: la chiave per contenitori sempre freschi

La prevenzione resta sempre la strategia più efficace. Uno studio condotto dall’Università di California-Davis suggerisce che la pulizia immediata dei contenitori dopo l’uso riduce significativamente l’assorbimento degli odori. In particolare, evitare di lasciare cibi fortemente aromatici in contenitori di plastica per periodi prolungati può fare una grande differenza.

Anche la modalità di conservazione dei contenitori vuoti può influire sulla persistenza degli odori. Conservare i contenitori con i coperchi separati, in un ambiente ben ventilato, può ridurre il ristagno di eventuali molecole odorose residue. Secondo esperti di scienza dei materiali dell’Istituto Tecnologico di Massachusetts, l’areazione costante facilita la dispersione naturale delle molecole odorose che potrebbero essere rimaste intrappolate nella struttura del polimero.

Soluzioni pratiche per la vita quotidiana in cucina

Evitare che i coperchi dei contenitori in plastica trattengano odori sgradevoli non richiede prodotti aggressivi né trattamenti complicati. L’uso combinato di metodi scientificamente supportati come il bicarbonato di sodio, insieme all’esposizione alla luce solare (dove appropriato) offre una soluzione naturale, economica ed efficace per mantenere la tua cucina più fresca e igienica.

Bastano pochi accorgimenti dopo ogni utilizzo per prevenire l’accumulo di odori e ridurre il tempo impiegato per la pulizia. Integrare queste pratiche nella routine quotidiana permette di conservare gli alimenti in un ambiente neutro, senza contaminazioni di odori indesiderati.

L’adozione di queste tecniche non solo migliora l’esperienza quotidiana in cucina, ma contribuisce anche a prolungare la vita utile dei contenitori in plastica, riducendo la necessità di sostituirli frequentemente e contribuendo così a un approccio più sostenibile alla gestione degli utensili da cucina.

Piccoli accorgimenti, come l’uso del bicarbonato o l’adeguata esposizione all’aria, possono fare la differenza tra contenitori che continuano a emanare odori sgradevoli e una cucina dove ogni alimento mantiene il proprio aroma originale, senza contaminazioni indesiderate che possono influire sulla qualità e sul sapore del cibo conservato.

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